
La polveriera 10/04/2022
Emilia Romagna
L’estate sta inesorabilmente arrivando.., le giornate sempre più lunghe ci permettono di godere dell’intensa luce, del cielo terso, dei sorrisi e delle “chiacchiere da bar” che accompagnano le nostre uscite settimanali, “urbexando” in tutta Italia.
Stamattina, ci godiamo il bello e la completezza della natura in quella che si rivelerà una passeggiata all’interno dell’area militare che circonda l’ex polveriera, avvolta tra i rovi, fango, acquitrini, zanzare ( troppe!!!) e da qualche cancello arrugginito, che intima un “ALT” od un divieto di accesso, inchiodato ad un muro ricoperto dalla muffa e dall’edera ..
Nell’addentrarci, ci indica il percorso un signore con il suo cane.
Ci racconta come muoverci all’interno dell’area, che conta 150 ettari di terreni bonificati nel corso degli anni dalle varie amministrazioni comunali. . Accarezzo il suo meraviglioso cane. Non lo ascolto molto e un po’ me ne vergogno.Mi perdo nello sguardo tenero e affettuoso di un cagnolino, che mi lecca la mano e che mi scodinzola accanto.
Ci addentriamo, camminiamo lungo il percorso.
Entriamo in uno dei tanti reparti.
La porta è spalancata .
Delle caserme,una volta adibite a reparti per il contenimento delle munizioni, rimangono solo le innumerevoli stanze vuote, le travi pericolanti, i vetri distrutti, i pavimenti che imbarcano acqua e si affossano, rendendo pericoloso l’accesso in alcune zone.
Le stanze vuote. Uno dei tanti elementi che riconosciamo come “costanti “.. Un senso di vuoto, di storia, di vita, apparentemente silente..
AMBRA E BRUNO NEL VIAGGIO
SCD TEAM.
FOTOGRAFIE DI REPERTORIO









