L’ex monastero ( appennino modenese )

L’ex monastero ( appennino modenese )

Maggio 20, 2019 0 di Ambra Turra

L’EX MONASTERO . B.
APPENNINO MODENESE 1778 _ 1980 CIRCA

Un’ altra splendida mattinata di sole ci avvolge, una giornata che preannuncia l’arrivo di un estate luminosa, sempre piu’ vicina… Bruno ed io, ci fermiamo in un bar per far colazione, controllare le macchine fotografiche, bere un cappuccino e mangiare due brioches.. Muniti di zaino , pranzo al sacco, torce, scarponi da montagna ci dirigiamo verso il vecchio monastero, abbandonato nel 1980/1982. Uno stabile infinito, in mezzo alla natura rigogliosa dell’appennino modenese.
Fondato nel 1778 da due sacerdoti, come convento, coordinato dal direttore spirituale, divenne area di ritiro delle suore oblate .. Nel 1934 , le suore istituirono l’istituto Canossiano, che aveva il compito di educare ed istruire i giovani del paese. In seguito alla riduzione della popolazione, l’istituto chiuse nel 1980 o poco più…. perlomeno, cosi sembrava, sino ad oggi .
L’area e’ immensa circondata dal Monte tortone, vi si accede solo da un dirupo colmo di vegetazione e roccia.

Le porte dell’istituto sono aperte, come se fossero in attesa di un riconoscimento e di un rinnovo al suo interno..

Ci addentriamo Bruno ed io in quelli che una volta erano i sotterranei, notiamo subito le celle semplici ed essenziali adibite per le suore .. son tutte uguali , anonime : una sedia, qualche banco, alcuni specchi rotti , la carcassa di un animale deceduto da tempo.
Il vento ci fa percepire strani rumori conferendo alla struttura un aspetto spettrale. Nei piani superiori , ritroviamo le stanze dei giovani studenti, con i materassi ammuffiti, un biliardino … Tutto cio’ mi porta indietro con la mente a quando la piccola “me”, trascorreva le sue estati in colonia, anni meravigliosi, ricchi di gioia, di amicizie, di estati interminabili….

Un vecchio telefono in stile anni ’60-’70 rimane li impolverato, vicino ad esso una quarantina di chiavi che non apriranno piu’ nessuna stanza, in uno stabile che non accoglie piu’ nessun ragazzo da decenni… L’ edificio vanta tre piani , tutti molto simili tra loro, ma l’area piu’ interessante riguarda il piccolo teatro, dove il fondo del palco ritrae un paesaggio orientale…tante sedie , in fila come in attesa di una rappresentazione , statica da 30 anni ,in attesa di raccontarsi…una piccola chiesetta, sbarrata al suo esterno ,trattiene le immagini sacre di putti e angeli , fiori di plastica , candele e ahimè ,divenuto luogo di culto per satanisti..

Accediamo alla piccola chiesa attraverso un passaggio sotterraneo, sopra di noi la montagna davanti a noi i pipistrelli, disturbati dalla nostra presenza , volano numerosi.
Ci siamo tornati a distanza di mesi, una seconda volta , coinvolgendo mia madre nel nostro mondo urbex, ricco di avventure e riscoperta e abbiamo notato che lo stesso altare aveva subito spostamenti di statue, fiori , e una ben evidente, profanazione .
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FOTO DI REPERTORIO