…Colobraro

Estate 2021

15 e 16 settembre

Pur seguendo le indicazioni suggeriteci da ELENA, di ” girastrittue”, chissà perchè il navigatore, ci porta a seguire una statale dissestata, poco invitante alla guida che rallenta di un pò il nostro arrivo a COLOBRARO, Il “Paese della jella”.

COLOBRARO, si affaccia sul monte calvario, circondato dal castello, dal piccolo comune del paese ,e da tantissime viuzze che si intersecano, convergono e divergono all’interno del paese, creando un delizioso e studiato labirinto di case arroccate e di volti lucani sorridenti e gioviali

Ed ecco svelato il significato della stessa parola : “GIRASTRITTUE” che il giorno prima mi aveva incuriosito, e condotto qui, in questo viaggio alla scoperta di questo paese “magico”.

I l paese della iella, cosi rinominato, nasce da una leggenda che prende vita negli anni ’40 – Don Virgilio, podestà di Colobraro, durante una riunione tenutasi nel salone della provincia di Matera, minacciò che chi non avesse detto la verità, il lampadario del salone, sarebbe accaduto.. e ciò avvenne!! Cosi il paese “innominabile”, venne considerato ” portatore di sventura”.

L’ incontro con Elena che gestisce il B&B GIRASTRITTUE , inizia con il suo sorriso e il suo invito a vedere il tramonto dalla finestra della stanza colorata e splendente, assegnataci . Un panorama mozzafiato, un tramonto che incorpora il blu, il rosa, l’oro, in quella che, quest’estate oramai al termine, regala agli occhi di noi 2 girastrittue, legati da un’autentica amicizia, e alla scoperta di una regione fino a poco tempo fa, sconosciuta.

L’ estate si allontana , ma mantiene vivi i nostri ricordi e la magia che questo paese, racchiude… L’indomani, a colazione, con ELENA ed ANTONELLA, si parla di magia , di erbe, di talismani, di cosmetica, di

“streghe”, di queste donne d’erbe, conoscitrici di ogni ambito naturale e di tutte le sue molteplici funzioni. . Salutando le ragazze di Girastrittue, ci rechiamo alla mostra dedicata all’arte contadina, sita al municipio del paese .. Entrando, una fotografia, (il volto della stessa nonna di ELENA), sembra invitarci al suo interno.

La cultura contadina, ci regala un momento prezioso di attenzione per i dettagli, di genuinità, di cura di ogni aspetto della quotidianità della vita contadina, di doni importanti e preziosi, in un’epoca passata in cui, procurarsi un corredo, un libro, un abito divenivano fonte di sacrifici, di gioia, permeati da un maggiore valore alle cose semplici e di tutti i giorni.

Usciamo, ci viene donato un talismano che Bruno ed io mettiamo al collo e che, ad oggi fa parte di noi, ricordandoci la bellezza della magia e di un sapere antico e vivo.

Ci rimettiamo in viaggio … MARATEA – ultima tappa prima di rientrare a Modena.

ph. AMBRA E ph.BRUNO, nel viaggio

foto di repertorio .

15/16 settembre 2021.

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