Visita ai Castelli di Rossena e Canossa.
E’ una bella giornata di primavera. Oggi, l’idea non è quella di effettuare esplorazioni, ma bensì dedicare la giornata ad una visita ai 2 castelli di Rossena e Canossa, quest’ultimo poco più di un rudere sorto sul castello primitivo.
Giornate sempre belle quelle passate in compagnia di Ambra.
Partiamo e come al solito, una buona colazione è d’obbligo, ci fermiamo al bar Prati, in località Baiso di Reggio, ove ci vengono serviti prodotti ottimi in un bel contesto, sinceramente un buon bar/osteria.
Ripartiamo, e tra stradine e smottamenti vari, arriviamo finalmente in località Rossena. Il castello è imponente, arroccato su di una rupe, ed in condizioni ottime. Emette un fascino medioevale.
Una piccola escursione per il borgo sottostante le mura e nel bosco limitrofo, poi la salita al castello. Purtroppo la visita non ci è concessa in quanto andrebbe prenotata in precedenza.
Peccato, perché ci sarebbe piaciuto poter visitare questa roccaforte matildica così ben conservata e ricca di storia.
Dopo una sosta a goderci il panorama (a pochi km di distanza si intravedono i resti del castello di Canossa, famoso per essere stato al centro di vicende storiche tra il papato e l’impero, nella figura di Enrico IV) ed a scattare alcune fotografie, decidiamo di metterci a tavola, la scelta ricade sull’unica osteria del borgo “Il cavaliere nero”, un’osteria ove si respira un’atmosfera medioevale forse un poco forzata, ma tutto sommato si pranza bene, tra specialità al cinghiale ed un buon bicchiere di vino, accompagnato da chiacchiere e risate.
Un po’ di storia sul castello di Rossena:
Il Castello di Rossena fu fatto edificare nel 960 D.C. da Adalberto Atto, bisnonno di Matilde di Canossa. Per comprendere a pieno l’architettura del luogo è necessario precisare che l’intero castello di Rossena faceva parte di una struttura difensiva che comprendeva vari castelli e torri della zona. L’architettura del luogo fu studiata ad arte dai maggiori esperti di strategia militare del Medioevo, per rendere la rocca davvero inespugnabile. In particolare, il castello fu costruito con il preciso intento di diventare una roccaforte a difesa della struttura di Canossa, la sede principale del potere, situata a circa 2 chilometri di distanza, di cui oggi si trovano i resti sulla rupe.
Dapprima sorsero a Rossena due torri, tuttora presenti e chiaramente visibili, nate con l’intento di essere torri di avvistamento. La torre di Rossenella è ora raggiungibile con un facile sentiero: essa è stata restaurata e resa disponibile alle visite dal 2007, mentre quella interna alla Fortezza di Rossena è ancora evidenziabile all’interno dei successivi ampliamenti della struttura.
Vennero, infatti, costruite varie stanze che costituiscono gli interni di lusso di questa magnifica proprietà della Diocesi.
Ricco di sorprese e situato in un luogo parzialmente isolato, il fascino del Castello di Rossena è ulteriormente rafforzato dalla presenza di passaggi segreti tuttora inesplorati. Alla morte di Matilde di Canossa l’antico castello passò di mano in mano fra i principali esponenti della nobiltà e dell’aristocrazia italiana e internazionale.
Fra le famiglie che ne sono state proprietarie spiccano: la casata dei Da Correggio, che lo inserirono con termini pieni di elogi nell’inventario dei propri beni. Passò nel XVIII secolo all’influente famiglia Farnese, duchi di Parma e Piacenza. Dopo la caduta di Napoleone, è la sua consorte Maria Luisa d’Austria, imperatrice di Francia, a ottenerne la proprietà.
Il castello di Rossena passa nel 1847 al Ducato di Modena e Reggio Emilia, retto dalla famiglia italiana Este. Messo in vendita, nel 1871 è ceduto al Conte Luigi Ratti Opizzoni e successivamente, già nel XX secolo, alla famiglia Tirelli.
Riprendiamo l’auto e percorriamo il brevissimo tragitto che ci separa da Canossa, questa volta riusciamo a visitare sia i resti del castello edificato dagli estensi, sulle mura della precedente fortezza matildica, sia il piccolo museo sito nell’unico edificio ricostruito in cima alla rupe. Al suo interno un breve filmato storico su quello che fu il centro del potere della celebre contessa e del suo casato, nonché, oltre ai ritrovamenti fatti, un modello in scala della fortezza, così come si presentava prima dei crolli, infatti a differenza di Rossena, la cui rupe era costituita di solida roccia, il castello di Canossa sorgeva su una rupe di arenaria, sempre roccia, ma molto friabile e soggetta a degrado a seguito delle intemperie.
Prima di riprendere la via del ritorno, Ambra ed io ci soffermiamo tra i ruderi a guardare lo splendido panorama che sovrastiamo, data l’altezza del luogo.
Ripartiamo verso Modena, un’altra bella giornata, trascorsa in leggerezza in compagnia di noi. Le nostre giornate sono sempre belle, piccola considerazione.
Ambra e Bruno nel viaggio – SCD TEAM
https://castelliemiliaromagna.it/it/s/canossa/6058-castello_di_rossena