Esplorando Cascina A.
Lombardia, 09/10/2023
Ambra ed io, decidiamo di fare un’altra esplorazione “Urbex”, prima di dedicarci all’ esposizione che si terrà a dicembre, presso la villa seicentesca all’interno del circolo “La Meridiana” – Casinalbo di Formigine.
Carichi di annotazioni, tratte dalle nostre ricerche, ci mettiamo ancora una volta in viaggio.
Sarà una bella giornata, ricca di scoperte, di emozioni, di storie e leggende che avvolgono i luoghi che visitiamo.
Colazione come d’obbligo, un piacevole rito oramai e ci ritroviamo nelle campagne lombarde, il fiume Po scorre nei pressi.
Lo vediamo da lontano, un bellissimo ed antico complesso di architettura agricola padana, oramai in rovina, ma che incute ancora ammirazione.
Cascina A, con la sua casa padronale e la sua meravigliosa Limonaia, posta ai margini del parco, interamente recintato da antiche e grandi mura. L’intera proprietà era della famiglia G.
Entriamo ovviamente ed iniziamo l’esplorazione dalla casa padronale, qualche affresco rimasto e vestigia di un lontano passato, fuori dalla casa edifici di servizio, probabilmente utilizzati dalla manodopera, che lavorava per questa importante famiglia. Il degrado edilizio è evidente, come anche il pericolo di crolli.
Il grande portale in mattoni che permette l’accesso all’aia cortiliva è bellissimo, ma non riusciamo a resistere e partiamo alla volta, di quella che è la parte più sorprendente di questa corte, la Limonaia.
Attraversiamo il parco incolto e dopo pochi minuti, ci appare in tutta la sua magnificenza. Vi sono poche parole per descrivere questo edificio, costruito con torri e merli tanto da sembrare quasi un castello. Nonostante sia ridotto ad un rudere e ormai interamente collassato all’interno, conserva ancora un fascino misterioso.
Fuori delle mura, in mezzo ai campi, ma comunque in vista delle mura, si trova la cappella gentilizia.
Entriamo con reverenza in questo antico luogo di sepoltura, una sensazione strana ci pervade. Dopo brevi ricerche, apprendiamo che questo luogo compare in un famoso libro “l’Italia dei fantasmi” di Harold Stuart.
Secondo l’autore, la cappella non sarebbe stata consacrata e, quindi, nelle notti di luna piena, i defunti della famiglia G., lì sepolti uscirebbero dai sepolcri, vagando nelle campagne lamentandosi.
Qualcuno invece, più romanticamente, riferisce del fantasma di una bambina morta prematuramente, che comparirebbe di notte su un cavallo bianco.
Leggende….? Forse…in ogni caso Ambra ed io, dopo aver atteso un segnale , una percezione legata a tale leggenda e ai misteri della chiesa, decidiamo di non disturbare troppo la quiete che regna in questi luoghi . Terminiamo cosi l’esplorazione.
Un’altra bella giornata, passata in compagnia di noi.
Ambra e bruno nel Viaggio
SCD Team. foto di repertorio