Una giornata in “Lanerossi”
Veneto, 27/02/2022
E’ una domenica soleggiata, il tempo ideale per una nuova esplorazione, una nuova avventura.
Ambra ed io, abbiamo già in mente la meta, alto veneto.
Gli stabilimenti abbandonati della “Lanerossi”.
Una azienda sorta nel XIX secolo e che divenne la maggiore industria italiana del settore nel XX secolo.
La Lanerossi, accrebbe la propia notorietà, quando legò il nome alla maggior società calcistica della città di Vicenza, che divenne nota come Lanerossi Vicenza.
Dal 1987 il marchio è facente parte del Gruppo Marzotto.
Ci fermiamo quasi a destino, per una veloce colazione in autogrill (un rito che non manca mai) e..non possiamo non fermarci ad ammirare lo spettacolo dei monti che fanno da corona a questa vallata.
Il cielo, azzurro e terso, il verde dei prati di fine febbraio, trasmettono un senso di pulizia interiore.
Giungiamo finalmente alla meta, il sito è enorme, parcheggiamo e dai varchi aperti, che sono ovunque, iniziamo a percorrere i viali di quella che fu la piu’ grande azienda manifatturiera d’Italia.
Capannoni di dimensioni ciclopiche, si susseguono e noi immaginiamo, come sempre accade, la contrapposizione di questo silenzio irreale, con quella che doveva essere la vita frenetica di questi luoghi, prima dell’abbandono.
Ambienti dedicati a depositi doganali, uffici e spazio, uno spazio enorme, vuoto, solo il soffio del vento che attraverso le immense vetrate frantumate ci accompagna.
Troviamo un sottopasso, che univa probabilmente la mensa, a quelli che erano gli uffici e gli ambienti lavorativi, lo percorriamo, l’acqua è penetrata anche qui sotto.
Visitiamo gli uffici, qualche vecchio strumento, poster ingialliti dal tempo alle pareti, che rievocano i “tempi d’oro” dell’azienda.
Arriviamo nel edificio adibito ad “Outlet”, qui, vecchi specchi riflettono i
vecchi camerini vuoti da decenni, che attendono inutilmente il ritorno dei clienti.
Una scritta “Lanerossi” campeggia in alto.
Decidiamo quindi di uscire ed andare a pranzare, data l’ora già tarda.
Ci incuriosisce un locale, la “Trattoria Acquario” di Piovene Rocchette, Ambra ed io ci guardiamo e d’accordo come sempre, proviamo ad entrare.
Il personale gentilissimo nonostante l’orario e la non prenotazione, raccoglie subito gli ordini e in brevissimo tempo, veniamo serviti.
Il pranzo è ottimo ed il tempo scorre veloce tra risate e chiacchiere, al momento del conto l’ennesima piacevole sorpresa di questo locale, sono onestissimi, oltre al cucinare veramente bene.
Riprendiamo l’auto e durante il viaggio di ritorno, passando accanto al meraviglioso borgo di Soave, decidiamo di fermarci per una breve visita.
Il borgo meriterebbe un tempo ben più ampio, e’ bellissimo, saliamo sino al castello e ci ripromettiamo di tornare a visitarlo con piu’ calma in un altro momento.
Riprendiamo l’autostrada verso Modena, un’alta bella giornata e’ passata tra risa, esplorazione, storia, e quell’atmosfera di avventura che accompagna tutti i nostri viaggi.
Ambra e Bruno nel viaggio.
Sempre Comunque Dovunque Team. in breve SCD
Io che la ditta lanerossi l.ho vista nel suo splendore mezzo secolo fa mi fa male vedere come è stata lasciata ,ma sotto sotto c.e ancora la voglia di fare vedere che lei esiste ..bravi che avete immortalato l.anima della sostenitrice della squadra Veneta
GRAZIE PATTI