Il Palazzo M. e la Villa del Re Veneto 05.12.2021

Il Palazzo M. e la Villa del Re Veneto 05.12.2021

Dicembre 5, 2021 0 di Bruno Ghirarduzzi

E’ una bella domenica mattina di inizio dicembre, non abbiamo pianificato nulla Ambra ed io, se non la regione da esplorare.

Il Veneto, tanto caro ad Ambra. Partiamo, con un’idea nella mente, ma ancora non sappiamo se sarà fattibile l’esplorazione.

Le nostre informazioni sono un poco datate questa volta.

Arriviamo a Verona, e come nostra consuetudine, la colazione, un rito che da sempre ci accompagna nei nostri viaggi . Un piccolo bar e sia dia inizio alla giornata.

Il luogo da noi scelto, non è più’ agibile. Solo una parte, rimane in stato di avanzato abbandono, le altre ali sono state recuperate.

Suggestivo si, ma non è ciò che cerchiamo. Quindi si riparte, abbiamo sempre un piano “B” per questi casi. Ci rimettiamo in auto e ci spostiamo.

Mezz’ora di auto e raggiungiamo la meta. Circondato da meleti, ecco il palazzo “M”, imponente, antico la sua costruzione risale al 1563. La data la troviamo su di una meridiana posta sulla facciata sud di questo splendido palazzo in declino. nel 1966 la sovrintendenza dei beni culturali del Veneto, fece restaurare i meravigliosi affreschi di questa Villa, ma non appena terminati i restauri, 22 affreschi furono “strappati” dalle stanze dei piani bassi e trafugati. Solo nel 1982 vennero rintracciati e posti sotto sequestro, con ordine di ricollocarli nuovamente al loro posto. Ciò non avvenne.

Ambra ed io, ci aggiriamo tra un meraviglioso ed enorme androne completamente affrescato e con un alto soffitto a volta, ed ancora una volta ci poniamo la domanda “come è possibile che tutto ciò sia alla mercè di vandali o altro?”.

Completata l’esplorazione dei piani bassi, dove in alcune stanze troviamo meravigliosi soffitti a cassettoni, saliamo ai piani nobili.

La casa è veramente grande, le stanze si susseguono e tra affreschi e saliscendi arriviamo all’ultimo piano. Quì, troviamo un enorme statua che ci affascina, ma un pò per la scarsa luce, un po’ perchè le scritte sono sbiadite dal tempo, non siamo in grado di dare un nome a questa immensa immagine.

Usciamo, volgendoci indietro salutiamo questo luogo storico, lasciato al suo destino.

Qualche mela è rimasta sugli alberi, ne cogliamo un paio.

il paese è famoso per le sue mele ed assaggiandole, ne capiamo il motivo.

Il viaggio non è finito, abbiamo in programma un’altra esplorazione da fare.

Una decina di minuti d’auto e siamo in quello che un tempo fu, un paese famoso per le sue terme romane.

Un pranzo veloce, un bicchiere di ottimo vino rosso del posto ed a piedi ci incamminiamo sulla collina che accoglie i resti di quello che fu il castello e la villa in stile neogotico, che ospitò il Re Vittorio Emanuele II.

Entriamo nella villa, un’atmosfera strana ci accompagna, la villa ruota attorno ad una stretta scala a chiocciola, ad ogni piano tante piccole stanze, tutte affrescate, si rincorrono sino a tornare al punto di partenza.

Nei sotterranei troviamo ciò che resta di una “messa nera” e purtroppo ogni stanza , riporta le testimonianze di atti vandalici e scritte sugli affreschi di ogni genere.

Sembra di trovarsi all’ interno in una casa stregata, per l’atmosfera che vi regna, un po’ per le fattezze originali di questo particolare edificio.

Decidiamo di raggiungere l’ultimo piano, anche se la scala a chiocciola in alcuni punti appare molto sottile e non dà l’idea di essere agevole e stabile.

Da lassù lo spettacolo e bellissimo, le colline del Veneto ci appaiono in tutto il loro splendore attraverso le cime del bosco che ci attornia.

Un’altra splendida giornata se ne è andata, ma i ricordi che ci ha lasciato rimangono indelebili.

Riprendiamo l’auto e lasciamo questo delizioso paesino.

Ambra e bruno nel viaggio

SCD Team